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Capraia, quando non ci vado mi manca

di Francesca Uluhogian

Che motivi ci possono essere per visitare l’isola di Capraia? La voglia di camminare può essere un valido motivo, vedere con i propri occhi la bellezza di questa isola può essere un altro, ma i motivi, in realtà sono davvero molti!

Capraia fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed insieme alla Gorgona è il panorama abituale dell’orizzonte dei cittadini di Livorno. Le vedono da lontano, certo, ma sono talmente abituati a vederle li, davanti a loro, con le loro tipiche sagome così familiari, che prendono contrasto all’ora del tramonto. Ma proprio perché le hanno sempre davanti ai propri occhi, nella loro quotidianità che gli sembra di conoscerle, e per questo in pochi vanno a visitarle e si perdono davvero tanto!

Io invece, che da casa non la vedo, a Capraia accompagno studenti e adulti dal 2001 più volte l’anno e tutte le volte mi sembra più bella.

Quest’isola, devo ammetterlo, è la mia preferita da sempre, ci torno volentieri ogni volta, ormai mi sento a casa e mi manca quando mi assento per troppo tempo.

Certo non è un’isola facile, per raggiungerla ci vogliono 2 ore e 45 min di traghetto dal porto di Livorno. Le traversate non sono sempre tranquille visto che dista 64 km da Livorno ed è più vicina alla Corsica che alla terraferma. Succede, a volte, che il traghetto non riesca a partire da Livorno o da Capraia. E’ successo, a volte, di rimanere meravigliosamente isolati in situazioni di mare davvero mosso.

Fortunatamente questo inconveniente si verifica meno di frequente da quando hanno fatto il porto nuovo, più sicuro e comodo per attraccare.

ARRIVARE A CAPRAIA

Raggiungere l’isola è un piccolo viaggio e una piccola avventura che piano piano ti stacca dalla terraferma, dalla vita di tutti I giorni. Più guardi le onde e più ti senti leggero ed i pensieri negativi si disperdono nell’aria salmastra.

L’isola si avvicina, diventa più nitida, la Corsica nelle belle giornate le fa da sfondo e si è in grado di distinguere la forma del Castello, le case del porto, le vasche dell’allevamento di orate e branzini ed ecco il momento di scendere. Persone che scendono e persone che salgono.

Ti rendi subito conto che non esistono spiagge di sabbia (a parte la spiaggia della Mortola che però ha sabbia che va e che viene a seconda delle mareggiate) e che la roccia fa da padrona. Una roccia vulcanica cha ha la sua massima espressione alla punta dello Zenobito, a sud dell’isola con la sua intensa colorazione rossa sul mare verde smeraldo.

I traghetti sono di media uno al giorno e gli isolani qui sono davvero, beh, isolati. Pochissimi I negozi, a parte quelli turistici, ma con bar, ristoranti e una gelateria, per gustarci colazioni e cene vista mare.

E’ un’isola per chi ama la serenità, il tempo cambia la sua percezione, niente frenesia, è un’isola semplice dove poter fare camminate straordinarie in tranquillità.

I sentieri possono essere impegnativi, vecchie mulattiere, sassi, tanto lavoro fatto nel passato per ricavare sentieri e terrazzamenti per poter coltivare, tanti terrazzamenti, alcuni ancora in uso e molti altri ancora nascosti dalla macchia mediterranea dell’isola. Si può apprezzare la fatica che si deve fare per sopravvivere in un’isola di poco meno di 20 km quadrati.

Ma I panorami, beh, quelli non mancano ed ovunque si guardi ti lasciano stupefatto, il mare immenso con la Corsica e la altre isole dell’Arcipelago, riflessi, luci, colori, profumi del cisto marino e del mirto. Ci sono luoghi dove si rimarrebbe in meditazione per ore, nel silenzio, nella quiete con solo qualche ronzio di insetto che passa veloce o con il canto dei gabbiani.

L’isola di Capraia è meravigliosa anche vista dal mare: ci sono grotte, anfratti, colori vulcanici, il rosso il giallo, scogliere, archi di pietra; Ne possiamo approfittare facendo un giro in barca che dura un paio di ore e che ci fa riposare dalle giornate di cammino.

L’acqua non si trova solo in mare, c’è il famoso stagnone! Un laghetto, l’unico invaso naturale delle 7 isole dell’arcipelago che raccoglie l’acqua piovana e che in estate si prosciuga, qui vive la piccola raganella sarda.

Non si possono dimenticare I prodotti dell’isola, I liquori che non mancheremo di bere, l’ospitalità dell’agriturismo che ci farà assaggiare le sue prelibatezze, il miele, ovviamente il pesce buono dell’isola che troveremo nei ristoranti, I biscottini di elicriso, le crème, I profumi e I condimenti ricavati dalle essenze dell’isola, del formaggio di capra, anzi dei vari formaggi e dello yogurt, buoni che di più non si può.

Camminiamo alla ricerca dei mufloni, di uova di gabbiano, di gigli di mare, di rapaci e di tutto quello che l’isola può offrire.

Cos’altro dire, Capraia è unica, dura, spigolosa, assolata, ma se la sai prendere nel verso giusto ti dona la morbidezza del tuo tempo, risana le tue energie e la tua mente.

Ci vediamo a Capraia!

Francesca Uluhogian
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Link al viaggio: https://www.trekkilandia.it/capraia-isola-trekking