I Licheni di Capraia
I licheni epifiti dell’Isola di Capraia (Arcipelago Toscano) | |
Pier Luigi Nimis, Stefano Martellos | |
Con più di 300 specie, la piccola isola di Capraia ospita una ricchissima flora lichenica (Nimis et al. 1990), circa un terzo della quale è costituito da specie epifite. Pur in assenza di boschi con una lunga continuità ecologica, la florula epifita di Capraia è rappresentativa di quella dei litorali tirrenici italiani, con un’alta percentuale di specie suboceaniche. NIMIS P.L., TRETIACH M., DE MARCHI A. – Contributions to lichen floristics in Italy. V. The lichens of the island of Capraia (Tuscan Archipelago). – Cryptogamie, Bryol. Lichénol., 11,1: 1-30, 1990. |
I licheni sono organismi simbionti derivanti dall’associazione di due individui: un organismo autotrofo, un cianobatterio o un’alga (per lo più una clorofita), e un fungo, in genere un ascomicete o un basidiomicete. Sono caratterizzati da un tallo e vengono classificati basandosi sulla tassonomia della specie fungina (nelle classificazioni precedenti facevano parte delle crittogame). I due simbionti convivono traendo reciproco vantaggio: il fungo, eterotrofo, sopravvive grazie ai composti organici prodotti dalla fotosintesi del cianobatterio o dell’alga, mentre quest’ultima riceve in cambio protezione, sali minerali ed acqua. L’evoluzione della lichenizzazione è probabilmente molto antica e non è avvenuta da un gruppo monofiletico di funghi lichenizzati. La lichenizzazione si è evoluta indipendentemente in numerosi gruppi, ipotesi avallata anche dai recenti studi molecolari. La vera natura simbiotica fu riconosciuta solo nel 1867 da Simon Schwendener.
Fonte wikipedia